L’inizio delle reti di Commutazione
Fin dall’inizio si capì che si possono compone reti in tantissimi modi, ma che conviene considerare separatamente le reti dotate di memoria da quelle senza memoria. In queste ultime, più semplici da studiare, i segnali generati dipendono solo dai segnali fomiti in un certo istante in ingresso, perché queste reti non sono in grado di memorizzare dell’informazione, quindi non possono avere dei modi di funzionamento diversi a seconda delle informazioni precedenti, dato che esse non sono memorizzate. Queste sono le cosiddette reti combinatorie. In esse tutti i segnali logici si propagano dagli ingressi verso le uscite, senza collegamenti all’indietro. La teoria della commutazione studia le regole per cui due reti possono essere considerate “equivalenti”, cioè generare gli stessi segnali in uscita, a parità di segnali in ingresso; studia anche come si fa a passare da una rete assegnata ad una meno complicata che sia equivalente alla prima. Si occupa anche di trovare dei modi semplici per collaudare le reti, per vedere se contengono dei guasti. Tutti questi problemi sono, in linea di principio, risolti; si sa anche come progettare una qualsiasi rete combinatoria. Purtroppo, però, tutti questi procedimenti diventano molto lunghi e noiosi quando si ha a che fare con reti combinatorie molto grandi, per cui in realtà si deve usare il calcolatore per applicarli automaticamente, tramite programmi di CAD per circuiti logici.Le Reti Sequenziali dotate di memoria
Le reti dotate di memoria, dette reti sequenziali, sono più interessanti. Al loro interno può essere memorizzata dell’informazione: in altri termini, hanno uno stato, cioè un modo di funzionamento, diverso a seconda dell’ informazione che in esse è contenuta e che dipende dall’evoluzione precedente dei somali in ingresso. Possono essere considerate come come sic da una rete combinatoria (senza memoria) a cui sono aggiunti degli elementi in grado di memorizzare dell’informazione (i cosiddetti circuiti Instabili). Ogni rete sequenziale può anche essere realizzata come una rete combinatoria , cioè come una rete combinatoria che riceve in ingresso anche dei segnali che essa stessa produce, oltre ai segnali di ingresso veri e propri. Questi segnali di retroazione corrispondono proprio allo stato della rete logica. La teoria della commutazione dimostra che questi due modi di vedere le cose sono sostanzialmente equivalenti, c dimostra anche che tramite queste reti sequenziali possono essere realizzati praticamente dei circuiti che agiscono eseguendo sequenze di operazioni, che possono essere descritte tramite particolari grafi (gli automi: si veda questa voce).L’algebra di Boole per le reti logiche
