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Guida all’ottimizzazione SEO per Google, Yahoo, Bing, parte seconda

E con questo capitolo entriamo un po’ nello specifico di quella che è l’indicizzazione Seo Sem per i motori di ricerca affronteremo quindi l’argomento dell’html con i tag e vi parleremo di alcuni file come htaccess e i file, vi ricordiamo che la prima parte della guida , se non l’avete ancora letta o se ve la volete rileggere la potete trovare qui

 

I tag per l’indicizzazione

I Tag Html e l’indicizzazione

Vi parliamo adesso un po’ piu’ nel particolare dei Tag , meta, ossia quella piccola parte di codice che vengono inserite nell tag head e che permettono ai motori di ricerca di prendere alcune informazioni sulla pagina html stessa, ci rendiamo conto che non è una grossa definizione, ma siccome siamo partiti con l’idea di fare una guida che possa servire un po’ a tutti, beh secondo noi questa ci sembra una definizione omni comprensiva. Partiamo dal tag title

 

Il tag Title

 

Il tag title, come tutti gli altri title che vi andiamo adesso a descrivere è posto  all’interno del tag di gerarchia superiore head la vostra pagina html grosso modo quando la create sarà struttura nel seguente modo

 

<!DOCTYPE html PUBLIC “-//W3C//DTD XHTML 1.0 Transitional//EN” “http://www.w3.org/TR/xhtml1/DTD/xhtml1-transitional.dtd”>
<html xmlns=”http://www.w3.org/1999/xhtml”>
<head>
<meta http-equiv=”Content-Type” content=”text/html; charset=utf-8″ />
<title>Untitled Document</title>
</head>

<body>
</body>
</html>

 

dove vedete abbiamo appena inserito il tag title, che come comprenderete facilmente conterrà al suo interno il titolo della vostra pagina Html, ovviamente dovrà essere un titolo rappresentativo di quello che poi si troverà nella pagina stessa, altrimenti verrete marcati come bad Seo, insomma non riscuoterete una buona pubblicità, ma oltre questa banalità sono altre le cose da tenere a mente nel titolo la prima in assoluto è quello di evitare attentamente le Stop Word  ossia quelle parole che google non utilizza per indicizzare tipicamente parole come forum, blog, Untitled Document, www, oppure le congiunzioni, insomma se uno spider di google, passa e trova un titolo per esempio blog de il benvenuto, oltre il pessimo italiano correte nel serio rischio di non ottenere proprio l’indicizzazione della pagina che avete tanto faticosamente creato. Oltre questo sono considerate cattive indicizzazioni anche

 

 

Il meta tag description

 

Questo tag è decisamente importante in quanto fornisce la descrizione della pagina html e comparirà fra i risultati prodotti dai motori di ricerca SERP, viene utilizzato non sempre dai motori di ricerca che possono invece anche utilizzare il contenuto della pagina in questione che potrebbe essere anche diverso da quello che trovano nel meta tag description e quindi più attinente a descriverlo, insomma se lo dovete proprio mettere assicuratevi che descriva benen, che non superi le 12-15 parole per un massimo di 140-160 caratteri, 140 caratteri per Google e 160 caratteri per Yahoo, viene utilizzato dai motori di ricerca come un rafforzativo delle  Keywords, quindi se nel discorso che fate ce ne infilate un paio senza essere troppo ripetitivi, male non fa di certo.  La sua implementazione è la seguente

 

<meta name =”description” content=” La descrizione di 140-160 parole con 12-15 parole di cui sopra e se potete metteteci anche le parole chiave all’inizio per esempio SEO” />

 

Ovviamente la description deve essere unica per ogni pagina html che avete creato

 

Il Meta tag Keywords

 

Veniamo adesso a parlarvi del meta tag Keywords , il meta tag che fino a poco tempo faceva il bello e il cattivo tempo, ma che Matt Cutts ne ha decretata la morte informatica, di fatto adesso viene utilizzato solamente per fare ricerche interne al vostro sito da blog e quanto altro, ma ha scarsa rilevanza nelle ricerche di google, o almeno cosi’ dicono, noi ci crediamo poco, anzi crediamo che una rilevanza marginale ce ne abbia ancora, specialmente se questi meta tag  del Keywords sono ritrovati anche nel tag title e description e nel testo della pagina dopo il body

Una possibile implementazione di questo tag potrebbe essere

 

<meta name =”keywords” content ” SEO, ottimizzazione, motore di ricerca, Google, parole chiave” />

 

L’ulteriore consiglio che ci sentiamo di darvi è di non metterne piu’ di 5 parole chiavi per ogni buon conto.

 

Il meta tag language

 

Specifica il linguaggio in cui è scritto l’articolo, la sua implementazione è

 

<meta http-equiv=”content-language” content=”en” >

 

Se volete trovare tutti i codici delle nazioni recatevi qui

 

 http://tinyurl.com/codici-iso

 

Il meta tag robots

 

Indica al crawler le sezioni a esso accessibili , in parole molto povere gli indica cosa deve indicizzare o cosa non deve. I parametri che

prende in considerazione sono i seguenti

 

 

mentre  i nomi degli spider sono

 

 

questo molto in teoria poi di fatto come sempre fanno un po’ quello che vogliono, come normale, d’altronde. Una possibile implementazione potrebbe essere

 

<meta name=”teoma” content =”noindex” >

 

Il Robot.txt per SEO

Vi abbiamo dato adesso una definizione locale sopra di come sia possibile utilizzare il robot.txt specifico per ogni singola pagina, ma se non avete di queste esigente potete anche utilizzare quello a livello globale ossia posizionare un file txt quindi di testo a livello della radice, che si chiami appunto robots.txt con le seguenti perculiarità

 

User Agent per indicare a quale robot applicare il comando , * li indica tutti i robots

Disallow indica che il contenuto è da bloccare

 

Se volete tutti i principali motori di ricerca andate qui

http://www.robotstxt.org/db/abcdatos.html

Ora noi faremo qualche esempio con i principali che vi abbiamo indicato sopra

 

Per bloccare l’accesso a Google dovete fare

 

User-agent : googlebot

Disallow /pluto # blocca direcory e file di nome pluto

Disallow /topolino/  # blocca la directory topolino

 

Accesso di tutto il sito a tutti gli spider

User-agent : *

Disallow:

 

Mentre se per esempio vogliamo impedire la scansione di  URL  che presentano il punto interrogativo a google dobbiamo fare.

 

User-agent : googlebot

Disallow /*?

 

Un caso interessante in wordpress, siccome a causa dell’alternate schedule  la piattaforma introduce file con estensione

?doing_wp_cron che pero' hanno lo stesso contenuto di quelli senza questa estensione, ossia Google ve li legge come contenuti duplicati, allora vi consigliamo di inserire la seguente scritta.

 

User-agent : googlebot

Disallow: */?doing_wp_cron

oppure fatelo utilizzando l'apposito modulo che trovato nella sezione per webmaster di google.
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