E adesso analizziamo un pò Penguin. Ossia si tratta dell’algoritmo di Google che doveva rivoluzionare il mondo SEO, ma che mi sembra sia sfuggito un pò di mano anche agli stessi creatori.
Faccio una doverosa promessa a leggere su internet Google Penguin è tutto e il suo contrario. Ossia sembra veramente di assistere a delle leggende metropolitane. Dei poemi fondati assolutamente sul nulla. Anche perchè insomma credo che poi nella realtà saranno una decina di persone al mondo a conoscere veramente l’algoritmo di Penguin. Fra cui Matt Cutts che è ormai diventato campione mondiale di terrorismo SEO.
Anche perchè quando insomma viene fatta trapelare la notizia che ci saranno molti siti penalizzati…E’ ovvio che nel web c’e’ stato un vero tracollo. I cui effetti come vi dicevo hanno finito per sfuggire di mano agli stessi ideatori.
Vediamo il motivo del terrore causato da Penguin.
In primis è il primo algoritmo o serie di algoritmo di google che non premiano ma penalizzano. Fino ad allora si aveva solamente notizie di algoritmi che andavano a premiare i siti.
Quando si chiedeva sul forum di google come mai questo sito non funziona , ti rispondevano che alcuni algoritmi non lo premiavano abbastanza.
Ma nello specifico di cosa si occupa Penguin?
Questo algoritmo ha due funzioni la prima è individuare i link naturali da quelli artificiali. La seconda è penalizzare quelli spammosi.
Ora capite perfettamente che un pò le due cose si intrecciano non puo’ essere altrimenti.
Addirittura c’e’ molta confusione su quali siano veramente i link naturali da quelli artificiali.
Cerchiamo di fare chiarezza.
- I link naturali sono tutti quei link che puntano il vostro sito in modo del tutto naturale ossia link earning , ossia che otterrete solo per il fatto che avete scritto contenuti di qualità.
- I link artificiali per esclusione sono tutti gli altri. Ossia scrivete nel forum un link verso il vostro sito è artificiale. Commentate in un blog e inserite un collegamento al vostro sito? Anche questo è artificiale. Iscrivete il sito in una directory? E’ artificiale. Fate del Guest Post? E’ artificiale.
Insomma a ben vedere mettendola in questa maniera la distinzione è molto netta. Allora come mai nel web c’e’ tutta questa confusione in proposito.Credo che molto nasca nell’ambito di applicabilità. Ossia come fai a capire quando veramente si tratta di un link artificiale o naturale?
Esempi di Applicazione di Google Penguin
Facciamo un paio di esempi per capire. Siamo in un forum e furbescamente inseriamo un link verso il nostro sito. A questo punto come fa l’algoritmo di Google a comprendere se questo è realmente o meno naturale? La risposta è ovvia è impossibile. Ma c’e’ un rimedio Google chiede a tutti i wembmaster di forum di mettere l’attributo nofollow. Che tradotto indica allo spider del motore di ricerca di non seguire quel collegamento. Ossia di non passargli valore o ranking.
Siamo in blog e inseriamo un commento con link. Stesso ragionamento di cui sopra. Il nofollow risolve ancora.
Siamo in una directory o in un guest post e ci sono dei collegamenti dofollow che puntano verso il nostro sito. Cosa dice l’algoritmo di Penguin in questo caso? O meglio come hanno risolto? Semplicemente se avete iscritto il vostro sito a molte directory e molti guest post l’algoritmo considera questi link spammosi. Tradotto potreste subire penalizzazioni. Oltretutto le directory ormai non hanno piu’ alcun effetto benefico. Quindi evitate di perdere tempo. Stesso discorso per le Guest Post , sono ormai pochissimi i siti che fanno veramente questo servizio. E molto difficilmente vi concederanno un link…Gli altri sono spam e dannosi.
Insomma credo che state cominciando a comprendere l’Antifona…
Google Penguin 4.0 Algorimo in continua evoluzione
Come potete leggere si tratta di un algoritmo in continua evoluzione. Ormai siamo arrivati alla quarta edizione. Il concetto base è sempre lo stesso , ossia quello che vi ho sopra spiegato. Riuscire a individuare link spammosi artificiali e penalizzarli. Nelle varie versioni questo ragionamento è andato quindi a migliorarlo. Sottolineo il punto su questa versione 4 perchè ci sono due importanti novità.
Penguin 4.0 è Real Time
Già proprio cosi’ avete letto bene. E lo è in tutte le lingue. Questo significa che è inserito integralmente nello spider che indicizza il vostro sito. Prima passava lo spider di Google faceva una prima analisi e inseriva un collegamento al sito nella sua SERP. Solo in un secondo momento passava lo Spider con l’Algoritmo di Penguin che faceva la sua analisi e di conseguenza correggeva il tiro nella SERP. Adesso il tutto avviene in un unico passaggio. Tutto questo ovviamente per assicurare un più corretto ranking. Se devo essere sincero anche questa mi sembra una dichiarazione molto politica a giudicare da quello che vedo dai risultati del motore di ricerca.
Penguin 4.0 è Granulare.
Ossia è in grado di distinguere contenuto da contenuto nel vostro sito e quindi penalizzare nel caso. Per esempio prima si riteneva che la penalizzazione fosse sistematica di tutto il sito, ma adesso Google vuole fare intendere che con Penguin 4.0 non sarà piu’ cosi.
Onestamente non so veramente dirvi.
Penguin la realtà dei fatti ad oggi
Negli anni ho sempre imparato a distinguere quello che Google vuole farvi intendere da quello che veramente fa….
Anche perchè poi alla prova dei fatti tutti questi cambiamenti epocali nel SERP di Google io non li ho trovati.
Ma e mi riallaccio al discorso iniziale. La paura è stata veramente tanta nel web. A dimostrazione che tanta gente giocava e gioca tuttora poco pulito….E anche in Italia la gente che andava a fare il Disavow è stata tantissima. Il risultato? In molti presi dal panico di non avere giocato pulito o di stare ricevendo del Negative SEO hanno messo nel disavow anche siti che invece passavano link non spammosi perdendo di conseguenza valore nel SERP.
Insomma mi sembra di vedere che alla fine la stessa Google abbia un pò allentato la presa…
Ma in definitiva come si fa a non incappare nelle ire di Google Penguin?
Semplicemente scrivendo articoli di qualità . Puntate nella qualità e non nella quantità. Ma allora qualcuno potrebbe chiedere ma tutto il discorso sul Negative SEO? Semplicemente se la quantità di link di buona qualità supera di gran lunga i link spammosi sarà il motore di ricerca stesso a evitarvi la pratica del disavow e comprendere che siete un sito di valore.
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E adesso analizziamo un pò Penguin. Ossia si tratta dell’algoritmo di Google che doveva rivoluzionare il mondo SEO, ma che mi sembra sia sfuggito un pò di mano anche agli stessi creatori.
Faccio una doverosa promessa a leggere su internet Google Penguin è tutto e il suo contrario. Ossia sembra veramente di assistere a delle leggende metropolitane. Dei poemi fondati assolutamente sul nulla. Anche perchè insomma credo che poi nella realtà saranno una decina di persone al mondo a conoscere veramente l’algoritmo di Penguin. Fra cui Matt Cutts che è ormai diventato campione mondiale di terrorismo SEO.
Anche perchè quando insomma viene fatta trapelare la notizia che ci saranno molti siti penalizzati…E’ ovvio che nel web c’e’ stato un vero tracollo. I cui effetti come vi dicevo hanno finito per sfuggire di mano agli stessi ideatori.
Vediamo il motivo del terrore causato da Penguin.
In primis è il primo algoritmo o serie di algoritmo di google che non premiano ma penalizzano. Fino ad allora si aveva solamente notizie di algoritmi che andavano a premiare i siti.
Quando si chiedeva sul forum di google come mai questo sito non funziona , ti rispondevano che alcuni algoritmi non lo premiavano abbastanza.
Ma nello specifico di cosa si occupa Penguin?
Questo algoritmo ha due funzioni la prima è individuare i link naturali da quelli artificiali. La seconda è penalizzare quelli spammosi.
Ora capite perfettamente che un pò le due cose si intrecciano non puo’ essere altrimenti.
Addirittura c’e’ molta confusione su quali siano veramente i link naturali da quelli artificiali.
Cerchiamo di fare chiarezza.
Insomma a ben vedere mettendola in questa maniera la distinzione è molto netta. Allora come mai nel web c’e’ tutta questa confusione in proposito.Credo che molto nasca nell’ambito di applicabilità. Ossia come fai a capire quando veramente si tratta di un link artificiale o naturale?
Esempi di Applicazione di Google Penguin
Facciamo un paio di esempi per capire. Siamo in un forum e furbescamente inseriamo un link verso il nostro sito. A questo punto come fa l’algoritmo di Google a comprendere se questo è realmente o meno naturale? La risposta è ovvia è impossibile. Ma c’e’ un rimedio Google chiede a tutti i wembmaster di forum di mettere l’attributo nofollow. Che tradotto indica allo spider del motore di ricerca di non seguire quel collegamento. Ossia di non passargli valore o ranking.
Siamo in blog e inseriamo un commento con link. Stesso ragionamento di cui sopra. Il nofollow risolve ancora.
Siamo in una directory o in un guest post e ci sono dei collegamenti dofollow che puntano verso il nostro sito. Cosa dice l’algoritmo di Penguin in questo caso? O meglio come hanno risolto? Semplicemente se avete iscritto il vostro sito a molte directory e molti guest post l’algoritmo considera questi link spammosi. Tradotto potreste subire penalizzazioni. Oltretutto le directory ormai non hanno piu’ alcun effetto benefico. Quindi evitate di perdere tempo. Stesso discorso per le Guest Post , sono ormai pochissimi i siti che fanno veramente questo servizio. E molto difficilmente vi concederanno un link…Gli altri sono spam e dannosi.
Insomma credo che state cominciando a comprendere l’Antifona…
Google Penguin 4.0 Algorimo in continua evoluzione
Come potete leggere si tratta di un algoritmo in continua evoluzione. Ormai siamo arrivati alla quarta edizione. Il concetto base è sempre lo stesso , ossia quello che vi ho sopra spiegato. Riuscire a individuare link spammosi artificiali e penalizzarli. Nelle varie versioni questo ragionamento è andato quindi a migliorarlo. Sottolineo il punto su questa versione 4 perchè ci sono due importanti novità.
Penguin 4.0 è Real Time
Già proprio cosi’ avete letto bene. E lo è in tutte le lingue. Questo significa che è inserito integralmente nello spider che indicizza il vostro sito. Prima passava lo spider di Google faceva una prima analisi e inseriva un collegamento al sito nella sua SERP. Solo in un secondo momento passava lo Spider con l’Algoritmo di Penguin che faceva la sua analisi e di conseguenza correggeva il tiro nella SERP. Adesso il tutto avviene in un unico passaggio. Tutto questo ovviamente per assicurare un più corretto ranking. Se devo essere sincero anche questa mi sembra una dichiarazione molto politica a giudicare da quello che vedo dai risultati del motore di ricerca.
Penguin 4.0 è Granulare.
Ossia è in grado di distinguere contenuto da contenuto nel vostro sito e quindi penalizzare nel caso. Per esempio prima si riteneva che la penalizzazione fosse sistematica di tutto il sito, ma adesso Google vuole fare intendere che con Penguin 4.0 non sarà piu’ cosi.
Onestamente non so veramente dirvi.
Penguin la realtà dei fatti ad oggi
Negli anni ho sempre imparato a distinguere quello che Google vuole farvi intendere da quello che veramente fa….
Anche perchè poi alla prova dei fatti tutti questi cambiamenti epocali nel SERP di Google io non li ho trovati.
Ma e mi riallaccio al discorso iniziale. La paura è stata veramente tanta nel web. A dimostrazione che tanta gente giocava e gioca tuttora poco pulito….E anche in Italia la gente che andava a fare il Disavow è stata tantissima. Il risultato? In molti presi dal panico di non avere giocato pulito o di stare ricevendo del Negative SEO hanno messo nel disavow anche siti che invece passavano link non spammosi perdendo di conseguenza valore nel SERP.
Insomma mi sembra di vedere che alla fine la stessa Google abbia un pò allentato la presa…
Ma in definitiva come si fa a non incappare nelle ire di Google Penguin?
Semplicemente scrivendo articoli di qualità . Puntate nella qualità e non nella quantità. Ma allora qualcuno potrebbe chiedere ma tutto il discorso sul Negative SEO? Semplicemente se la quantità di link di buona qualità supera di gran lunga i link spammosi sarà il motore di ricerca stesso a evitarvi la pratica del disavow e comprendere che siete un sito di valore.
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